In ricordo della mia amata Trudina.

I miei amici animali, i miei lavoretti, le mie passioni.

sabato 11 ottobre 2008

La Melagrana


Uno dei miei frutti preferiti, la Melagrana (Punica granatum L.)

 





Mi accompagna, sin da quando ero bambina, una filastrocca di mia nonna:
Donna Chicchina non beve caffè
ha la corona, regina non è
ha tanti figli, marito non ha
indovina indovinello chi mai sarà?  
Famoso e' lo sciroppo di Melagrana o Granatina, buonissimo nelle granite e bibite estive. gluglu



I chicchi sono gustosissimi in questa ricetta antica che si tramanda nella nostra famiglia : il grano cotto



Io le trasformo anche in Pomander nature, e Pomander dorati.....bellissimi, profumati e decorativi.



  

Generalita'
Il Melograno (Punica granatum L.) appartiene alla Famiglia delle Punicaceae, genere Punica, specie P. granatum (per la produzione di frutti).
E' una specie originaria dell'Asia Occidentale.
Il frutto e' una bacca carnosa denominata balausta, con buccia spessa, complesso, incluso nel tallo, con varie cavita' polispermali separate da membrane. L'interno contiene molti semi carnosi, di forma prismatica, con testa polposa e tegumento legnoso, molto succosi.
Il frutto maturo e' giallo-verde, con aree rossastre che occasionalmente occupano l'intera superficie del frutto.

Varieta' e portinnesti 
La variabilita' genetica e' elevata per la maggior parte dei caratteri, sebbene le differenze tra determinate cultivar possono essere piccole. Il melograno puo' essere classificato in base all'acidita' dei suoi frutti: acido, agro-dolce o dolce. Alcune cultivar producono semi duri, tanto da rendere i frutti non eduli e soltanto alcune varieta' sono classificate a seme soffice e quindi risultano di interesse commerciale.
In Italia si conoscono le cultivar: Dente di Cavallo, Neirana, Profeta Partanna, Selinunte, Ragana e Racalmuto, tutte agro-dolci o dolci, adatte per il consumo fresco. 

Tecnica colturale 
Si presta a tutti i sistemi di moltiplicazione, comunque la piu' facile e' quella per talea. Non teme l'eccesso di umidita', ma vegeta anche su terreni molto secchi. 

Produzioni 
I frutti di melograno hanno proprieta' astringenti e diuretiche; vengono generalmente consumati freschi e sono molto spesso usati per preparare bibite ghiacciate (sherbet, sorbet, granatina); in alcuni Paesi i frutti sono usati per la decorazione di macedonie servite in apposite coppe. I frutti, inoltre, possono essere utilizzati nell'industria conserviera per la produzione di succhi, marmellate, sciroppi e sciroppati.
L'epidermide del frutto risulta costituita per oltre il 30 per cento da tannini da cui e' possibile ricavare un colorante giallo impiegato nell'artigianato degli arazzi nei Paesi Arabi. Dalle radici e' possibile ricavare coloranti utilizzati nella cosmesi. Interessante e' anche l'impiego del melograno come pianta medicinale; la corteccia contiene alcaloidi, i fiori ed i frutti tannini e mucillaggini. La corteccia e' un potente tenifugo, e' velenosa e da usare con cautela; i fiori si usano in infuso contro la dissenteria. Il tegumento dei semi e' astringente e diuretico.
La pianta e' di grande effetto ornamentale specialmente gli esemplari con branche e tronchi contorti. Tanto il P. granatum, con frutti eduli, quanto il P. nana, a taglia ridotta e con frutti non commestibili, vengono utilizzati in parchi e giardini come piante singole o a gruppi, e soprattutto per realizzare siepi e bordure. 

Tratto da Agraria.org

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